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Patente B : guide obbligatorie ennesima schifezza italiana

Come i più fortunati di voi già sapranno, il 2 maggio 2012 è partito, per effetto del decreto del ministero dei Trasporti del 20 aprile 2012, il nuovo obbligo per i candidati alla patente B: di fare almeno 6 ore di guida presso un’autoscuola con istruttore abilitato ed autorizzato.

Le nuove fulgide ore, inoltre, non saranno di “semplice” guida, ma dovranno essere svolte in queste modalità:

Se leggendo queste poche righe state pensando che ve lo stanno mettendo dietro, a quel servizio, nel sedere, in quel posto, ancora una volta ebbene : credo proprio che abbiate ragione. Secondo l’opinione di chi scrive si tratta dell’ennesimo trucco ciuccia-soldi rivolto a tutti quegli italiani che, facendo due conti, si sono accorti che la scuola guida è una grande cazzata.

Non voglio iniziare contestando alcune delle norme già vigenti, difficilmente giustificabili, come il fatto che solo qualcuno con una differenza d’età di almeno 10 anni possa fare da istruttore per le guide pratiche, giacchè un corso completo alla scuola guida dura pochi mesi.

Escludendo così parenti prossimi con tempo libero e tirando in ballo i genitori che lavorano, costringendo il 18enne di turno a ripiegare sulla scuola guida. In ogni caso a nessuno occorrerebbe più di due anni per imparare a portare la macchina alla perfezione.

Non voglio nemmeno contestare il fatto che questa norma si riferisce solo alla patente B classica e non a quella speciale. Nemmeno scriverò che non hanno preso nessun provvedimento simile per la patente A, quella delle moto (per le quali abbiamo una percentuale di incidenti decisamente superiore, ma la scuola guida non può lucrarci).

Ho assolutamente voglia, invece, di rispondere a qualcuno che ha una buona (chissà come mai) opinione su questo obbligo ed anche delle ottime ragioni per giustificarlo. Mi riferisco all’articolo scritto su “patente.it”.  Eccovi un estratto :

L’opinione di patente.it (VENDUTI)

L’obbligo delle guide rappresenta un bel traguardo per le autoscuole, che vedono finalmente riconosciuto in concreto il loro ruolo centrale nella formazione del conducente.

C’è chi brontola che le ore di guida sono poche, e chi invece dice che sono troppe e che comportano ulteriori spese per le famiglie. Alcuni si chiedono se in questo momento di forte crisi economica ci fosse proprio bisogno di un tale cambiamento, e noi diciamo di “sì”.
“Sì” perché il decreto che segna la svolta imponendo questo nuovo obbligo è uscito in questi giorni, ma è in realtà frutto di una decisione presa quasi due anni fa, con la legge 120/2010, una legge importante fatta per aumentare la sicurezza stradale operando su più fronti: controlli più frequenti su strada, formazione più intensa e frequente sui conducenti, severità maggiore nei confronti di chi sgarra.

Non dimentichiamoci che gli incidenti producono feriti e morti e incidono sulla spesa pubblica in modo allarmante e che i legislatori italiani sono chiamati a elaborare regole più severe per invertire la tendenza, in ciò sollecitati dall’UE. Non era scontato che fossero le autoscuole a rivestire il ruolo centrale nella formazione dei conducenti, ed invece adesso lo diventerà, grazie a questo “paletto” imposto a tutti quelli che vogliono guidare un’autovettura. Il merito è delle associazioni delle autoscuole che hanno difeso gli interessi della categoria nelle sedi istituzionali, con professionalità e rigore.” link articolo completo

L’opinione di Ecomostro

Stra-venduti. Quando mai s’è visto che per aumentare la praticità dei candidati fosse necessario imporre l’obbligo di prepararsi a pagamento. Vorrei far presente che per determinare l’idoneità di una persona a mettersi alla guida di un veivolo vi è un apposito esame, pensato appositamente per questo. Altrimenti tanto vale togliere l’esame e fare solo guide a pagamento. Vuoi più sicurezza, candidati più preparati? Allora rendi l’esame pratico più difficile. Oppure scomponilo in più sessioni per fare diversi tipi di prova (notturna, tangenziale,etc..).

Insomma, il problema della sicurezza si può risolvere in 300.000 modi diversi, più sensati e meno antieconomici. Non voglio nemmeno accennare alla banalità del fatto che dopo l’esame, il promosso di turno continua a guidare, dunque la sua praticità con la macchina aumenta e ci prende maggiormente la mano.

La necessità di assegnare delle guide a pagamento è del tutto infondata. La verità è che la gente, ancora una volta, dovrebbe stare attenta e difendere i propri interessi dalla categoria , nelle sedi istituzionali, con professionalità e rigore (e con qualche bomba a mano).

Posso solo concludere sperando che qualcuno, chiunque, faccia qualcosa. Io la patente l’ho già presa per mia fortuna, ho scritto questo articolo e, sinceramente, non farò nient’altro. Auguri…

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